Com’è nata l’idea di proporre un Festival della letteratura per ragazzi a Livorno?
La parola a Elaide Garufi, ideatrice e promotrice di questo evento che si sta avviando sempre più verso la sua concretizzazione:
“L’idea è nata un pomeriggio, all’inizio dell’estate: io da appassionata di libri giro veramente tantissimi festival, e girandone tanti ho fatto un po’ una selezione dei miei preferiti, cosa mi piace in questi e cosa no. Quindi, un po’ per curiosità, un po’ perché mi piace fare tantissime cose e tenermi sempre impegnata, e un po’ perché volevo lascare un piccolo segno nella mia città e portarle quello che è la mia più grande passione, ho deciso di sperimentare anche la parte che sta dietro a questi progetti e farne uno tutto mio, con le cose che mi piacciono e con gli scrittori che mi piacciono.
Dopo l’idea, però, ho dovuto iniziare a “lavorare” per renderla concreta.
Inizialmente ho cominciato da sola: ho scelto un nome, mi sono disegnata un logo ed ho iniziato a fare liste su liste, con tutte le cose che dovevo fare, scrivere, inviare.
Poi sono subentrati i miei genitori, infatti mamma per lavoro si occupa di festival come questo o anche più grandi e quindi poteva darmi una mano con i contatti, con la sicurezza, l’organizzazione.
Anche babbo mi ha aiutato, è stato lui a registrarmi il nome e il logo, anche a registrare il sito del festival, inoltre loro due si sono occupati della parte burocratica di cui come minorenne non potevo fare (come la costituzione dell’associazione culturale).
Il Festival è indirizzato ai ragazzi e ragazze appassionati di lettura, l’evento sarà gratuito in modo da garantire l’accesso a tutti e cercare di attirare anche qualcuno di nuovo in questo mondo il quale li è ancora sconosciuto.
La vedo anche come un’occasione per tutti i ragazzi che hanno difficoltà a trovare amici che condividano le medesime passioni, ma anche solo per incontrare persone nuove e parlare di libri. Inoltre trovo che incontrare direttamente l’autore di uno dei libri che hai letto sia una bella esperienza, sopratutto se dentro al suo libro ci hai lasciato un piccolo pezzo di cuore!”